Via della Seta: Cina, accordo con il Porto di Rotterdam

Via della Seta - Porto di Rotterdam: Photocredit Peter HIn occasione del terzo anniversario della nascita del servizio di trasporto ferroviario cargo express tra la città cinese di Chengdu e il porto fluviale olandese di Tilburg, è stato firmato l’accordo che estende il trasporto ferroviario a quello via mare.

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L’intesa, firmata dalla Chengdu international railway port investment & development group e il Porto di Rotterdam, consentirà il trasferimento di merci dalla Provincia sud occidentale del Sichuan fino alla costa orientale degli Stati Uniti, unendo il trasporto ferroviario a quello marittimo.

L’Accordo  prevede, infatti, la creazione di una rete logistica intermodale che, dalla Cina, arriverà fino alla costa est dell’America settentrionale, passando per la linea "Rotterdam-Tilburg-Chengdu". Una tratta che può essere estesa anche agli altri porti del Mare del Nord situati nel Regno Unito, in Irlanda, nei paesi scandinavi e in quelli baltici.

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Allo stato attuale il collegamento ferroviario tra l’Olanda e la Cina sudoccidentale consente il trasporto di merci in 15 giorni, percorrendo un tratto di quasi 11 mila chilometri che attraversa quattro paesi (Germania, Polonia, Bielorussia, Russia e Kazakhstan) prima di arrivare  a Chengdu.

La nuova intesa è stata accolta a braccia aperte dalle autorità olandesi e da quelle cinesi. Grazie al collegamento già esistente, il settore logistico a Tilburg “sta fiorendo”, ha affermato il sindaco. Ci sono, quindi, aspettative ancora più grandi per l’addendum logistico che collegherà la Cina, tramite Rotterdam, con gli Stati Uniti.

Federlogistica sulla Via della Seta

Intanto in Italia, pochi giorni prima della firma dell’intesa tra il Porto di Rotterdam e Chengdu, Federlogistica era tornata a parlare della Via della Seta nel corso di un convegno sul tema organizzato a Genova, a Palazzo San Giorgio.

"L'accordo con la Cina sulla Via della Seta va fatto ma ci vogliono dei contenuti e ci vorrebbe un accordo quadro a livello europeo e su quella base intese di dettaglio”, ha affermato Luigi Merlo, presidente di Federlogistica.

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“Si è detto, ad esempio, che è importante l'accordo con Trieste e dopo poche settimane la Cina ha fatto l'accordo con la Slovenia. La Cina lavora su tutti i campi, l'Europa invece consente i singoli accordi" ha aggiunto, sottolineando l'importanza di operare in quadro più ampio e di coordinamento.

"Il governo cinese - conclude Mero - legittimamente interpreta la Via della Seta come un progetto non trasportistico, ma un grande progetto geopolitico ed economico, tant'è che lo ha inserito nella propria costituzione. Quindi l'obiettivo è avere un proprio ruolo egemonico nell'economia mondiale, utilizzando le grandi reti infrastrutturali, marittime, stradali e ferroviarie".

Photocredit: Peter H

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