Batterie - call UE a gennaio, novita’ in vista con Horizon Europe

EU Battery AllianceA gennaio aprirà la call da 114 milioni dedicata alle batterie del futuro. E mentre si lavora alla costruzione delle prime gigafactory europee, Bruxelles propone un “partenariato” sulle batterie nell’ambito di Horizon Europe.

Batterie - Bruxelles prova a recuperare il ritardo accumulato

A un anno dal varo dell’EU Battery Alliance, resta ancora molto da fare. O per dirla con le parole della commissaria europea per il Mercato interno Elżbieta Bieńkowska, “se l’Europa vuole guidare e competere con altri grandi attori industriali in tutto il mondo, dobbiamo sbrigarci”. Secondo le prime stime, per coprire la domanda di storage della sola Unione europea, il mercato comunitario avrebbe bisogno di almeno da 10 a 20 gigafactories, vale a dire di impianti di produzione su larga scala.

L’alleanza europea per le batterie, prosegue la commissaria, “è il fulcro della nostra politica industriale” e va a braccetto con l’ambizione europea di promuovere la mobilità pulita: “le auto elettriche sono l'esempio standard, ma stiamo anche pensando a come l'alleanza delle batterie potrebbe essere utile per camion, navi e traghetti”.

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Gigafactory europee: a che punto siamo

L'obiettivo è lo stesso che ha condotto alla nascita, un anno fa, della European Battery Alliance: recuperare terreno in un settore industriale decisivo per cercare di raggiungere i progressi di grandi potenze come Stati Uniti e Cina, che già stanno ridisegnando il mercato globale dello storage a loro favore.

Sono già partiti i lavori per la costruzione della più grande e innovativa fabbrica di batterie agli ioni di litio in Europa, Northvolt, che avrà sede in Svezia e dovrebbe essere operativa a partire dalla seconda metà del 2019. L’obiettivo è di aumentare la produzione batterie fino a 32 GWh nel 2023.

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Northvolt è anche coinolta in un consorzio formato insieme a BMW e Umicore per sviluppare una catena del valore completa e sostenibile per le batteria dei veicoli elettrici.

Parallelamente, anche società come Basf e Solvay stanno lavorando su materiali all’avanguardia per l’accumulo, mentre Siemens si è impegnata a realizzare le prime linee di produzione completamente automatizzate e digitalizzate in Europa.

Call per le batterie del futuro

Mentre Bruxelles lavora sul quadro regolamentare per la progettazione ecocompatibile, per stabilire i criteri di rendimento e sostenibilità che le batterie dovranno soddisfare per essere immesse sul mercato unico, si apriranno il 24 gennaio 2019 i termini per partecipare alla call Horizon per le batterie del futuro.

Obiettivo finale delle call, che può contare su un budget di 114 milioni di euro, è far sì che l’Europa trovi soluzioni avanzate e competitive nel settore dello storage. Al di là della ricerca negli ambiti dell’elettrochimica e dei nuovi materiali per le batterie (ioni di litio, post-litio…), la call si concentra sull’intero ciclo di vita delle batterie elettriche, dall’accesso alle materie prime alle nanotecnologie per la modellistica, arrivando al riciclaggio

I topic in cui si articola la call, sette in tutto, coprono un vasto spettro di attività:

  • Strongly improved, highly performant and safe all solid state batteries for electric vehicles;
  • Strengthening EU materials technologies for non-automotive battery storage;
  • Modelling and simulation for Redox Flow Battery development;
  • Advanced Redox Flow Batteries for stationary energy storage;
  • Research and innovation for advanced Li-ion cells (generation 3b);
  • Li-ion Cell Materials & Transport Modelling;
  • Network of Li-ion cell pilot lines.

I primi sei topic rappresentano azioni per la ricerca e l’innovazione (Research & innovation actions - RIA), cui possono partecipare almeno tre persone giuridiche indipendenti l'una dall'altra, di un diverso Stato membro dell'UE o di un paese associato a Horizon 2020.

Nel caso invece dell’ultimo topic, trattandosi di un’azione di coordinamento e supporto (CSA), può presentare domanda almeno un soggetto giuridico stabilito in uno Stato membro dell'UE o nel paese associato a Horizon 2020.

Le domande devono essere inviate entro il 25 aprile 2019.

Horizon Europe e batterie: cos’ha in mente la Commissione?

Nel 2020, fa sapere intanto Palazzo Berlaymont, verranno stanziati altri 70 milioni di euro per sostenere attività di ricerca nel settore dello storage, con l’introduzione di nuovi topic.

E guardando al futuro, vale a dire al bilancio UE post 2020, la Commissione intende lanciare una partnership dedicata alle batterie nell’ambito di Horizon Europe, il prossimo programma UE per la ricerca e l’innovazione. Obiettivo: favorire il trasferimento dei risultati dei progetti di ricerca e innovazione nel mercato, attraverso il coinvolgimento dell’industria del settore.

Parallelamente, si lavora nuova piattaforma europea per le tecnologia e l’innovazione che dovrà definire una strategia di ricerca nel settore dello storage e definire prospettive di lungo termine.

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