Commercio e IDE - CoR, UE tenga conto di impatti a livello locale

Investimenti esteriLa politica commerciale UE deve tener conto dell’impatto della liberalizzazione degli scambi e degli investimenti esteri anche a livello regionale e locale. L’appello arriva dal Comitato europeo delle Regioni tramite un parere presentato dall’italiana Micaela Fanelli, sindaca di Riccia (CB).

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Adottato durante la sessione plenaria del 23 marzo 2018, a Bruxelles, il parere del Comitato europeo delle Regioni (CoR) prevede delle modifiche al cosiddetto Pacchetto sul Commercio della Commissione europea nell’ottica di una maggiore attenzione e tutela degli interessi degli Enti locali e regionali e delle parti sociali interessate nell’ambito del quadro per il controllo degli investimenti diretti  esteri (IDE) nell'Unione europea.

Secondo il CoR, le decisioni riguardo eventuali IDE da parte di investitori esteri in territorio comunitario non possono essere prese in maniera indipendente a livello UE o di Stato membro, poichè tali decisioni avranno necessariamente un impatto importante sugli Enti regionali e/o locali in cui l'investimento stesso è previsto o realizzato. Tali Enti, spiegano le Regioni, dovrebbero pertanto essere coinvolti nelle decisioni.

Sempre in un’ottica di coinvolgimento delle realtà locali e delle parti sociali, il Comitato europeo delle Regioni propone meccanismi di confronto e consultazione pubblica. In tal senso, i "punti di contatto" previsti dalla Commissione europea per il controllo degli investimenti esteri diretti, dovrebbero, secondo quanto previsto nel parere del CoR, fornire, su richiesta degli Enti locali e regionali interessati, tutte le informazioni pertinenti relative al controllo degli investimenti che li coinvolgono.

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Il commercio internazionale, si legge sulla nota ufficiale del Comitato, ha promosso la crescita e la competitività sia all'interno che all'esterno dell'UE. Tuttavia non tutti ne traggono benefici in egual misura. Per far sì che anche le autorità locali e regionali traggano vantaggi dalla liberalizzazione degli scambi è necessario che i loro interessi siano considerati sin dal principio. Serve cioè, si legge ancora sul comunicato del CoR, identificare e quantificare le eventuali conseguenze di un determinato accordo commerciale sulle regioni europee ancor prima dell'inizio dei negoziati.

In tale contesto, qualsiasi ulteriore passo nel processo di liberazione del commercio, ha commentato la relatrice del parere e sindaca del Comune di Riccia (CB) Micaela Fanelli (PD), deve prevedere “valutazioni di impatto territoriale” che permettano di "prendere decisioni più sicure, informate, trasparenti e basate su prove certe". Tutto ciò, ha aggiunto Fanelli, consentirà un "sostegno più personalizzato alle regioni interessate" e contribuirà ad anticipare e gestire meglio gli eventuali impatti di futuri investimenti.

> Consulta il parere del CoR

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