CDP: 2,8 miliardi a favore di imprese e territori

Cassa depositi e prestiti - Foto di Goran Grudić da pexelsIl cda di Cassa Depositi e Prestiti dà il via libera a nuove operazioni a favore di imprese e territori, per un valore complessivo di oltre 2,8 miliardi di euro. Approvata anche la Politica del Settore Energia e le decime Linee Guida Strategiche sulla Cooperazione Internazionale.

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Riunito a Torino, dove Cassa è nata 172 anni fa, il consiglio di amministrazione di CDP presieduto da Giovanni Gorno Tempini ha approvato nuove operazioni per imprese e territori, la Politica del Settore Energia e le decime Linee Guida Strategiche sulla Cooperazione Internazionale. Comunicato anche l’aggiornamento del Piano Strategico 2022-2024 approvato il 25 novembre 2021. 

Sostegno a imprese e territori

Il cda ha deliberato nuove operazioni per un valore complessivo di oltre 2,8 miliardi, che comprendono finanziamenti e plafond, diretti e in pool con altre istituzioni finanziarie, volti a favorire lo sviluppo sostenibile e innovativo dei piani di crescita delle imprese, sia sul mercato italiano sia all’estero. 

Fra i destinatari delle iniziative approvate in CdA ci sono aziende di piccole, medie e grandi dimensioni che puntano a intraprendere nuovi programmi di investimento, con impatti positivi sulle filiere strategiche del Made in Italy e possibili importanti ricadute occupazionali in diversi settori. 

Riguardo agli interventi rivolti alle Pubbliche Amministrazioni, le risorse impegnate andranno a sostenere iniziative su difesa del suolo, miglioramento della viabilità, rigenerazione urbana, tutela delle risorse idriche, edilizia scolastica ed efficientamento energetico anche in linea con progetti complementari al PNRR.

Inoltre, una parte delle risorse verrà destinata allo sviluppo infrastrutturale del territorio nazionale, mentre altre iniziative sono state definite nell’ambito della Cooperazione internazionale.

Risorse impegnate e aggiornamento del Piano Strategico

Nonostante i recenti e profondi cambiamenti economici e geopolitici, nei primi dieci mesi del 2022 il Gruppo CDP ha impegnato risorse per 24,5 miliardi (+5 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) ponendo le basi per superare gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024

Per il triennio il Piano prevede un impegno complessivo di 65 miliardi, fra i quali 21 miliardi per PA e infrastrutture e 34 miliardi per imprese e internazionalizzazione, con la capacità di attrarre 63 miliardi da terzi e di attivare un totale di investimenti per 128 miliardi.

In questo contesto, alla luce delle conseguenze della guerra in Ucraina e del mutato quadro economico, si è resa necessaria un’analisi volta a verificare l’eventuale necessità di aggiornamento del Piano Strategico. L’impianto strategico complessivo non è stato modificato così come le sfide e gli obiettivi anche in termini di risorse impegnate e di investimenti attivati, ma sono state individuate alcune possibili aree di aggiornamento e, in alcuni casi, nuove iniziative, in logica incrementale rispetto alla formulazione iniziale del Piano. 

Nello specifico, particolare attenzione è stata riservata all’evoluzione delle dinamiche di mercato dell’ultimo anno, tra cui la crescita dell’inflazione dovuta all’aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime e il conseguente riflesso sull’incremento dei tassi di interesse e sulla stretta dei mercati finanziari, con particolare riferimento anche agli eventuali impatti sull’operatività di CDP e sugli obiettivi del documento.

La Politica del Settore Energia

Sempre in coerenza con il Piano, che punta a rendere CDP un’istituzione policy driven, ovvero guidata nelle sue scelte da politiche sia trasversali che settoriali, il Consiglio di Amministrazione ha varato la Politica del Settore Energia.

Si tratta della prima policy settoriale approvata dal CdA dopo la Politica diversità, equità e inclusione e quelle generali su finanziamento e investimento responsabile e declina  le aree di intervento e di esclusione per le attività di finanziamento e di investimento di CDP nel comparto energetico.

La Politica mira a:

  • integrare gli aspetti ESG all’interno dei processi di business;
  • individuare i criteri di trattamento per gli ambiti da promuovere in coerenza con le Linee Guida Strategiche elaborate per il settore;
  • definire i criteri di limitazione ed esclusione.

Prima dell’approvazione da parte del Consiglio, come già avvenuto per le precedenti, la policy è stata oggetto di un confronto con esperti di sostenibilità e rappresentanti della società civile che hanno apprezzato il percorso intrapreso da Cassa e fornito riflessioni per le evoluzioni future. Una modalità di incontro e scambio introdotta dal Piano 2022-2024 e che vedrà uno dei momenti più importanti nel primo Forum Multistakeholder di CDP del 28 prossimo novembre a Milano.

Le Linee Guida Strategiche Settoriali per la Cooperazione Internazionale

Il CdA odierno ha poi deliberato le Linee Guida Strategiche Settoriali per la Cooperazione internazionale e la Finanza per lo Sviluppo. Con questo documento si completa la declinazione delle strategie relative ai dieci ambiti di intervento individuati dal Piano Strategico e si rendono operativi gli strumenti per orientare le scelte di finanziamento e investimento di CDP, con la verifica della coerenza rispetto alle priorità di intervento definite. Allo stesso tempo, si pongono le basi per monitorare l’attività e per valutare l’impatto in relazione all’effettiva capacità di generare benefici per cittadini, imprese e territori.

Con riferimento al documento approvato, per allineare il contributo del sistema italiano della Cooperazione agli impegni internazionali per il perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, vengono individuate due aree prioritarie in cui CDP può intervenire con il ricorso a risorse proprie: la promozione della tutela del clima e dell’ambiente e la promozione di una crescita inclusiva e sostenibile nei Paesi partner. In questi ambiti, le priorità strategiche spaziano dall’incremento della capacità di generare energia da fonti pulite al miglioramento della capacità delle comunità e degli ecosistemi di adattarsi agli effetti del cambiamento climatico; dallo sviluppo sostenibile e inclusivo delle filiere agroalimentari e manifatturiere locali al miglioramento dell’accesso ai servizi essenziali.

Commenti

Il presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini ha dichiarato: “La nuova Policy e le ultime Linee Guida Strategiche Settoriali confermano che il percorso intrapreso da Cassa è pienamente in linea con gli obiettivi del Piano, in particolare su tematiche fondamentali come l’energia e l’adeguamento ai principi ESG. Un percorso a favore di territori e imprese, frutto di un continuo e aperto confronto con gli stakeholder e con la società civile, di cui è esempio il Forum Multistakeholder del prossimo 28 novembre. Anche l’attenzione alla Cooperazione internazionale dimostra quanto CDP sia concentrata sulle esigenze dei Paesi in via di sviluppo e operi sempre più con altre istituzioni comunitarie e internazionali per migliorare la condizione delle aree che necessitano di interventi finalizzati a colmare gap oggi non più procrastinabili”.

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP, Dario Scannapieco, ha sottolineato: “I 24,5 miliardi di risorse impegnate nei primi dieci mesi del 2022 da CDP, in aumento di 5 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno nonostante il mutato contesto economico, dimostrano che la performance di CDP è solida e che sono state poste per basi per il superamento degli obiettivi previsti dal Piano Strategico 2022-2024. Proprio in ragione dell’evoluzione delle dinamiche di mercato, con particolare attenzione alla crescita dell’inflazione dovuta all’aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime e al conseguente riflesso sull’incremento dei tassi di interesse, che impattano in maniera trasversale l’operatività di CDP, si è reso necessario un aggiornamento del Piano, che non ne modifica però l’impianto strategico complessivo e gli obiettivi, anche in termini di risorse impegnate e di investimenti attivati”.

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