Rientro cervelli: dl PNRR bis, nuove regole per il reclutamento dei professori
L'obiettivo è estendere le procedura di chiamata diretta dei docenti universitari anche ai ricercatori che hanno ottenuto il marchio di eccellenza nell'ambito delle call Marie Skłodowska-Curie e ai vincitori dei bandi dello European Research Council.
Cosa prevede il decreto PNRR bis
Tra le misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza previste dal decreto-legge n. 36-2022 - la cui legge di conversione è stata approvata ieri al Senato - ce n'è anche una per contrastare la fuga di cervelli all'estero.
Il nuovo intervento si inserisce nel più ampio quadro di azioni attivate dal Governo e dal MUR per sostenere il sistema della ricerca italiano, che può contare sui fondi stanziati dal Recovery plan nell'ambito della missione 4.
Ad aprile sono stati definiti i criteri per l'erogazione di 7.500 borse per dottorati innovativi nella PA e in azienda, mentre tra i bandi PNRR più attesi c'è quello da 600 milioni per finanziare i progetti presentati da giovani ricercatori, che sarà pubblicato entro il mese di giugno.
Per approfondire: PNRR: in arrivo i bandi per giovani ricercatori e dottorati innovativi
Cosa prevedono le nuove regole per la chiamata diretta dei ricercatori all'estero?
L'articolo 14 del dl PNRR 2 amplia il raggio d'azione della legge n. 230-2005 - che disciplina il reclutamento dei professori universitari - includendo nella platea dei candidati:
- i ricercatori che hanno ricevuto il Seal of Excellence nella cornice dei bandi Marie Skłodowska-Curie della nuova e della vecchia programmazione
- i vincitori delle call del Consiglio europeo della ricerca (European Research Council - ERC)
Per capire meglio le novità in arrivo, i punti fermi da tenere a mente sono tre:
- in base alla legge n. 230-2005, le università possono reclutare - mediante chiamata diretta - studiosi stranieri, o italiani impegnati all'estero, per ricoprire i ruoli di professori ordinari, professori associati e ricercatori;
- i bandi Marie Skłodowska-Curie - previsti dal primo pilastro di Horizon 2020 e Horizon Europe - finanziano la mobilità dei ricercatori e prevedono, nel caso di progetti ammissibili ma non finanziabili per mancanza di risorse, la possibilità di accedere ad altri schemi di finanziamento tramite l'assegnazione del marchio di eccellenza (Seal of excellence);
- le call dello European Research Council sostengono la ricerca di frontiera finanziando i progetti presentati da ricercatori internazionali di eccellenza che vogliono lavorare negli Stati membri o nei paesi associati all'UE.
Con le nuove regole, sia i ricercatori che hanno ottenuto il marchio di eccellenza europeo che i vincitori delle sovvezioni ERC rientrano nella platea di studiosi papabili per la chiamata diretta da parte delle università italiane/enti pubblici di ricerca, così da poter rientrare in Italia in qualità di professore ordinario e associato.
Con successivo decreto del ministro dell'università e della ricerca saranno definite le misure operative per le chiamate e le assunzioni dei ricercatori presso le università italiane, statali e non statali legalmente riconosciute, gli istituti di istruzione universitaria a ordinamento speciale e gli enti pubblici di ricerca.
Per approfondire: Horizon Europe: i bandi Marie-Curie per la mobilità dei ricercatori
Per approfondire: I bandi dello European Research Council
Il testo del decreto PNRR bis pubblicato in Gazzetta ufficiale