Aiuti di Stato: UE, ok a sgravi contributivi per assunzioni giovani

Sgravi contributivi assunzioni under 36 - Foto di Tima Miroshnichenko da PexelsLa Commissione ha dato il via libera al regime italiano relativo all'esonero contributivo per le imprese che assumono giovani under 36 nel contesto della pandemia di coronavirus. Secondo Bruxelles, la misura rispetta le norme del Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato.

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La misura, finanziata con risorse per 1,24 miliardi di euro, riduce il costo del lavoro delle imprese beneficiarie, aiutandole a sopperire al loro fabbisogno di liquidità e promuovendo l'occupazione giovanile in questo momento complesso a causa del Covid-19.

"Sono soprattutto i giovani che incontrano difficoltà a trovare un lavoro con contratti a tempo indeterminato. Questo regime adottato dall'Italia sosterrà l'occupazione e aiuterà le imprese ad offrire loro posti di lavoro stabili. Continueremo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri per mitigare l'impatto della pandemia nel rispetto delle norme dell'UE", ha dichiarato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione, responsabile della politica di concorrenza.

Aiuti di stato: via libera alla decontribuzione per assumere giovani under 36

Gli aiuti di stato approvati da Bruxelles si riferiscono ad una precisa misura prevista dalla Manovra 2021, ovvero l'esonero contributivo del 100% per le nuove assunzioni di giovani che non abbiano compiuto il 36esimo anno di età effettuate nel biennio 2021-2022 e per la trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato.

La decontribuzione totale si applicherà per un periodo di 38 mesi e fino a un importo massimo annuo di 6mila euro per dipendente, che sale a 48 mesi per i datori di lavoro privati che effettuino  assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni del Mezzogiorno, cioè: Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

L'esenzione è riservata ai datori di lavoro che non abbiano proceduto nei sei mesi precedenti, né procedano nei nove mesi successivi, a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva.

La Commissione ha riscontrato che il regime italiano soddisfa le condizioni stabilite nel Temporary framework. In particolare, l'aiuto non supererà il massimale di 225mila euro per impresa nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, 270 mila per impresa nel settore della pesca e dell'acquacoltura o 1,8 milioni per impresa in tutti gli altri settori. Inoltre, è limitato nel tempo, in quanto applicabile fino a fine anno.

La misura risulta quindi "necessaria, adeguata e proporzionata per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), TFUE e le condizioni stabilite nel Quadro temporaneo".

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