#EUnitedvsVirus: hackathon per affrontare la crisi da Covid-19

#EUvsVirus: partecipa al primo hackathon paneuropeo contro il Covid-19Aperte da oggi le iscrizioni a #EUnitedvsVirus, il primo hackathon paneuropeo per affrontare la crisi legata alla pandemia da Covid-19. 

Innova per l'Italia: appello a ricerca e imprese per arginare l’epidemia

La competizione #EUnitedvsVirus, che si terrà tra il 24 e il 26 aprile, è organizzata dalla Commissione UE, congiuntamente con alcuni Stati membri, per collegare la società civile, gli innovatori, i partner e gli acquirenti in tutta Europa.

L'evento rappresenta un tassello che si inserisce nel panorma di hackathon organizzati sul tema a livello globale.

#EUnitedvsVirus: perché partecipare alla sfida?

L’obiettivo è quello di sviluppare soluzioni innovative per superare la crisi legata al coronavirus. Saranno 20 i principali ostacoli, posti in essere dalla pandemia, sui quali si concentreranno i lavori, nella volontà di voler estendere il raggio d’azione dell’iniziativa. 

Tra le soluzioni da sviluppare rapidamente e distribuire in tutto il mercato unico europeo ci sono: 

  • velocizzare la produzione delle attrezzature funzionali alla lotta contro la pandemia;
  • incrementare la capacità di produzione;
  • scambio di conoscenza e trasferimento di soluzioni (best practices exchange).

Gli organizzatori sono partner provenienti da Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Ucraina.

Chi può partecipare?

L'invito a partecipare all'evento è rivolto agli innovatori operanti in tutti i settori.

Si può accedere all'#EUnitedvsVirus in qualità di:

  • problem solver: partecipanti, singoli o in gruppo, che siano sviluppatori, designer, creativi con esperienza in diversi ambiti fra cui sanità, sociologia e istruzione;
  • mentore e/o "ninja": esperti in settori come digitalizzazione, sanità e istruzione che possano supportare i team con le loro competenze; si ricercano anche "ninja" ovvero soggetti coinvolti nell'organizzazione e nel coordinamento delle squadre durante l'hackathon;
  • partner: enti terzi che abbiano intenzione di sostenere la sfida, come ad esempio imprese, organizzazioni pubbliche e private, università, PMI, startup e acceleratori d'impresa.

Com'è strutturato l'hackathon

#EUnitedvsVirus è suddiviso in una prima fase (pre-hackathon) a cui possono partecipare tutti i team che rispondono ai requisiti della call. La scadenza per l’invio delle candidature è fissata per il 19 aprile 2020.

Nel corso di questa fase preliminare, precisamente nei giorni dal 20 al 23 aprile, verranno a formarsi i team definitivi che parteciperanno alla competizione.

La seconda fase (hackathon) è il fulcro dell'evento: tre giorni di full immersion in cui i partecipanti cercheranno di dare risposte concrete nella lotta al coronavirus, che abbiano un significativo impatto sociale ed economico.

Infine, la terza fase (post-hackathon) vedrà la chiusura dei giochi il 27 aprile e la cerimonia conclusiva il 1° maggio, durante la quale saranno nominati i vincitori.

I progetti migliori

La Commissione europea, in stretta collaborazione con tutti gli Stati membri dell'UE e i paesi coinvolti nel programma europeo Horizon 2020, darà seguito ai migliori progetti provenienti dall'hackathon #EUvsVirus attraverso la nuova piattaforma Covid-19 del Consiglio europeo dell'innovazione (EIC).

A questo scopo, sarà fornito un valido sostegno per implementare questa piattaforma anche da fondazioni, investitori e fornitori di servizi sanitari, garantendo così che le idee vincenti vengano trasformate in soluzioni reali per combattere il coronavirus e le sue conseguenze.

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