Emilia-Romagna: 260 milioni per l'occupazione giovanile

Occupazione giovanileNasce Giovani Più, un progetto regionale dedicato ai giovani per garantire più opportunità e creare buona occupazione. A disposizione, 260 milioni di euro.

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La Regione Emilia-Romagna, in accordo con parti sociali, Enti locali, università e associazioni del no profit, mette a disposizione 260 milioni di euro a favore dell’occupazione giovanile.

Nasce così Giovani Più, un patto dedicato ai giovani per rendere comune una strategia che abbia come obiettivo quello di garantire più opportunità e creare buona occupazione per ragazze e ragazzi.

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Cos’è Giovani Più

Il progetto ha al centro proprio la parola “più”. Più orientamento per aiutare i ragazzi nel momento delle scelte importanti per il futuro. Più spazi a disposizione dei giovani (coworking, fablab, sale prove, Informagiovani, spazi di aggregazione) in grado di facilitare la creazione di progetti fondati su esperienze e relazioni.

Più formazione, in particolare quella tecnica per garantire le competenze richieste oggi nei diversi settori dell’economia regionale.

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E ancora, un impegno ancora maggiore sugli investimenti sul diritto allo studio universitario, in alta formazione e in ricerca, e più servizi per accompagnare i giovani nel mercato del lavoro, per trattenere, attrarre competenze e incoraggiare il ritorno dei giovani emiliano-romagnoli oggi all’estero, per creare nuove imprese e dare nuove opportunità ai professionisti del futuro.

Più accesso al credito e supporto personalizzato per avviare nuove imprese o per rafforzare la propria startup, anche in agricoltura e nell’industria culturale e creativa.

Più tutele e autonomia: c’è l’impegno di tutti i firmatari a riconoscere il valore delle competenze dei giovani per lo sviluppo economico e sociale del territorio, traducendo questo principio in opportunità di lavoro di qualità e, in termini di retribuzione, competitive con i sistemi economici-produttivi delle regioni e dei paesi più avanzati d’Europa.

Rete attiva per il lavoro

Uno degli assi portanti del progetto è la Rete attiva per il lavoro, attraverso la quale i ragazzi, dopo il diploma o la laurea, possono trovare, presso un centro per l’impiego, lo Sportello giovani, dove vengono presi in carico e accompagnati nella ricerca del lavoro, grazie alla rete di 25 soggetti privati accreditati (200 sedi sul territorio regionale) che incrociano domanda e offerta di lavoro, incentivati nella loro attività di ricerca di lavoro attraverso un riconoscimento economico che diventa più alto se al giovane viene proposto un contratto a tempo indeterminato.

Come funziona? I giovani, anche neo diplomati o neo laureati o dopo la conclusione di un percorso formativo, possono recarsi in un centro per l’impiego per sostenere un colloquio nel quale spiegare le proprie competenze e aspirazioni e scegliere una delle agenzie accreditate preposte all’incrocio domanda/offerta, che si attiveranno per cercare occasioni e opportunità.  

Ripensato anche il programma Garanzia Giovani, che con 26 milioni di euro a disposizione nella sua seconda fase, in avvio a breve, intende aiutare i giovani, e in particolare i più fragili, a intraprendere un percorso di crescita verso il lavoro.

Formazione anche dopo il diploma o la laurea

La Regione investe inoltre nell’alta formazione, con borse di studio, di ricerca e dottorati in settori innovativi e ad alto valore aggiunto (ad esempio, i Big data) e il rafforzamento della rete dei ricercatori dell’Emilia-Romagna all’estero, per permettere ai ‘cervelli’ emiliano-romagnoli di connettersi con le opportunità della nostra regione.

Non solo. Per rispondere alla forte richiesta di tecnici specializzati vengono finanziati sei nuovi percorsi biennali post diploma ITS per Industria 4.0, in partenza a dicembre.

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