Finanziamenti Ismea per autoimprenditorialità in agricoltura: stop anche per le donne

Giovani agricoltori - photo credit: United Soybean BoardDopo la chiusura dello sportello per i giovani, con la dotazione per gli agricoltori under 41 andata esaurita in meno di due giorni, arriva lo stop alle domande anche per le imprenditrici agricole senza limiti di età. La misura per l'autoimprenditorialità in agricoltura Più Impresa è quindi sospesa, fino a nuova comunicazione.

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Le agevolazioni per l'avvio di nuove imprese giovanili e femminili nel settore agricolo si basano sul decreto legislativo n. 185-2000 in materia di sostegno all'autoimprenditorialità e all'autoimpiego e sono state riordinate con decreto interministeriale del 20 luglio 2022, pubblicato a fine ottobre in Gazzetta ufficiale.

Agevolazioni per imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura

Nell’ambito delle politiche di sviluppo del settore agricolo e agroalimentare, ISMEA concede agevolazioni per sostenere il ricambio generazionale e lo sviluppo delle imprese agricole condotte da giovani e donne.

I criteri per la concessione degli incentivi, a valere sul Capo III del Titolo I del decreto legislativo n. 185-2000, sono stati definiti con il decreto del 18 gennaio 2016 e poi aggiornati dopo che il decreto Mezzogiorno ha esteso la misura Resto al Sud alle imprese agricole. Il dlgs n. 185-2000 è stato quindi modificato prevedendo condizioni più favorevoli per l'avvio e lo sviluppo di imprese nelle regioni meridionali.

Al regime di aiuto basato su un mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 75% delle spese ammissibili si è aggiunta inizialmente, solo per le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, la possibilità di ottenere un mutuo agevolato, a un tasso pari a zero, di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile accompagnato da un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile.

E' questa l'opzione che la legge di conversione del decreto Semplificazioni ha allargato ai giovani agricoltori del Centro-Nord e che il decreto Mipaaf del 20 aprile 2021 ha recepito. In tutta Italia, quindi, sono stati previsti mutui agevolati a tasso zero a copertura del 60% delle spese di investimento e di durata massima pari a dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento e un contributo a fondo perduto aggiuntivo, fino al 35% della spesa ammissibile. Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni.

Con il Sostegni bis le agevolazioni sono state allargate alle donne di tutte le età, diventando quindi un nuovo strumento a supporto dell'imprenditoria femminile in agricoltura. La legge di Bilancio 2022, infine, ha destinato 15 milioni per il 2022 alle agevolazioni per l'autoimprenditorialità in agricoltura e ulteriori 5 milioni, facenti capo alla vecchia misura Donne in Campo, alle sole imprese a prevalente o totale partecipazione femminile. 

Per approfondire: Oltre 2 miliardi per agricoltura e pesca nella manovra 2022

Finanziamenti e contributi alle imprese femminili e giovanili

Il decreto interministeriale del 20 luglio 2022 ha riordinato la disciplina complessiva del regime di aiuto e abrogato il precedente provvedimento del 20 aprile 2021.

In particolare, il testo prevede che le agevolazioni siano concesse sia per operazioni di subentro che per ampliamento di aziende esistenti.

Nello specifico, sono ammesse:

  • le microimprese e piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  • le microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione

Le imprese devono essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da una donna, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, oppure, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 ed i 41 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda o da donne, sempre in possesso della qualifica di IAP o di coltivatore diretto.

I progetti, che devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda, possono prevedere investimenti fino a 1,5 milioni di euro, IVA esclusa, e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
  • miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione europea; 
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.

Le spese ammissibili comprendono:

  • studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato
  • opere agronomiche e di miglioramento fondiario
  • opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili
  • oneri per il rilascio della concessione edilizia
  • allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature
  • servizi di progettazione
  • beni pluriennali.

Le agevolazioni sono concesse in forma di finanziamenti a tasso zero, della durata massima di dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile, e di un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile. Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni.

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Come richiedere i finanziamenti

Dopo la finestra attivata dal 30 aprile al 5 novembre 2021, lo sportello per la presentazione delle domande è stato riaperto dal 10 novembre 2022, sulla base delle nuove regole. 

Alla luce dei fabbisogni derivanti dalle domande presentate dai giovani, superiori alla dotazione finanziaria disponibile, ISMEA ha però dovuto chiudere lo sportello per gli under 41 a partire dalle ore 15 dell'11 novembre, lasciando attiva la finestra per le sole imprese agricole a prevalente o totale partecipazione femminile. Per le donne il sold out è arrivato il 21 novembre, determinando la chiusura dello sportello, almeno fino a nuova comunicazione.

Per quanto riguarda l'iter per l'ammissione ai finanziamenti, sulla base delle informazioni contenute nella domanda, ISMEA accerta la sussistenza dei requisiti oggettivi e soggettivi previsti dal decreto Mipaaf e la sostenibilità finanziaria ed economica dell’iniziativa e delibera, nei limiti delle risorse disponibili, l’ammissione alle agevolazioni o il rigetto dell'istanza, dandone comunicazione agli interessati. Entro sei mesi dalla comunicazione della delibera di ammissione alle agevolazioni, i beneficiari sono tenuti a produrre la documentazione necessaria alla stipula dei contratti di concessione delle agevolazioni. 

Il mutuo agevolato deve essere assistito da garanzie pari all’intero importo concesso, acquisibili nell’ambito degli investimenti da realizzare, tramite iscrizione di ipoteca di primo grado sui beni oggetto di finanziamento oppure su altri beni del soggetto beneficiario o di terzi. In alternativa o in aggiunta all’ipoteca, si può ricorrere a una fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta, sino al raggiungimento di un valore delle garanzie prestate pari al 100% del mutuo agevolato concesso. I beneficiari, inoltre, sono tenuti a stipulare idonee polizze assicurative a favore di ISMEA sui beni oggetto di finanziamento, secondo le modalità ed i termini che sono stabiliti nel contratto di mutuo agevolato.

L'erogazione delle quote di agevolazioni avviene sulla base della rendicontazione delle spese effettuate per stato avanzamento lavori, per un massimo di 5 SAL, di cui il primo rendicontato entro sei mesi dalla data di stipula dei contratti. I beni oggetto delle agevolazioni, l'attività di impresa e la sede operativa devono essere mantenuti per un periodo minimo di cinque anni decorrenti dalla data di inizio effettivo dell’attività.

Consulta la scheda di sintesi della misura Più Impresa

Photo credit: United Soybean Board

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