Anche l'Italia messa in mora dalla UE per violazioni sui mercati dell'energia

Palo elettrico, Foto di Fir0002La Commissione ha adottato una ferma posizione nei confronti di 25 Stati membri che, non conformandosi alla legislazione UE, impediscono ai cittadini di beneficiare di un mercato dell'energia aperto e competitivo. Anche l'Italia riceverà una lettera di costituzione in mora per mancato rispetto dei regolamenti applicabili in materia di gas e elettricità.

I paesi già messi in mora sono Grecia, Polonia, Portogallo, Romania, Bulgaria e Lituania per aver mantenuto un sistema di prezzi regolamentati in violazione delle direttive UE in materia di elettricità e gas.

Le principali violazioni delle disposizioni che garantiscono una concorrenza equa nell'interesse dei consumatori individuate dalla Commissione sono:

  • la mancanza di informazioni fornite dagli operatori dei sistemi di trasmissione del gas e dell'elettricità che ostacola un effettivo accesso dei fornitori alla rete;
  • l'inadeguatezza dei sistemi di attribuzione della capacità di rete per ottimizzare l'uso di quest'ultima per il trasporto di elettricità e gas negli Stati membri;
  • la mancanza di coordinamento e cooperazione transfrontaliera tra gli operatori di sistemi di trasmissione di elettricità e le autorità nazionali, necessari per distribuire meglio la capacità di rete nelle interconnessioni transfrontaliere, in modo da ottimizzare a livello transnazionale ed europeo (e non solo nazionale) l'uso della rete elettrica esistente;
  • gli sforzi inadeguati degli operatori dei sistemi di trasmissione del gas per rendere disponibile il massimo di capacità al fine di ottimizzare le opportunità di ingresso sul mercato e la concorrenza. Ciò interessa in particolare la capacità di breve termine, che altrimenti rimane inutilizzata, e la capacità nella direzione opposta a quella in cui il gas fisicamente fluisce (capacità di "backhaul");
  • l'assenza di interventi efficaci delle autorità nei casi di violazione dei regolamenti UE e la mancanza di sistemi di sanzione efficaci a livello nazionale;
  • la persistenza di prezzi regolamentati, soprattutto a beneficio dei grandi clienti, che ostacola l'ingresso di nuovi operatori nel mercato;
  • l'assenza di adeguate procedure di composizione delle controversie per i consumatori a livello nazionale.

Andris Piebalgs, Commissario responsabile per l'energia, ha dichiarato che "in questo periodo di crisi economica e finanziaria è semplicemente inaccettabile che le imprese e i consumatori europei debbano sopportare il peso del cattivo funzionamento del mercato dell'energia. La Commissione è determinata a intraprendere tutti i passi necessari per garantire che i consumatori europei possano beneficiare di una reale possibilità di scelta, di prezzi migliori e di una maggiore sicurezza dell'approvvigionamento che solo un mercato aperto e competitivo è in grado di garantire".

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