Tremonti ambiente: Dl Semplificazioni, piu’ tempo per restituire il beneficio fiscale

Tremonti AmbienteUn emendamento al decreto Semplificazioni approvato in Senato interviene sulla Tremonti Ambiente, prorogando a fine anno i termini per restituire il beneficio fiscale.

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Il via libera all’emendamento, a firma dei senatori leghisti Montani, Arrigoni e Saviane, è arrivato dalle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato, nell’ambito dell’analisi del cosiddetto decreto Semplificazioni, il ddl di conversione del decreto-legge n. 76 del 16 luglio 2020 recante misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale.

Nel mirino la cosiddetta Tremonti Ambiente, la legge n. 388 del 23 dicembre 2000 che prevede l’esclusione dalla formazione del reddito imponibile, ai fini delle imposte sul reddito, degli investimenti che permettono di prevenire, ridurre o riparare i danni causati all’ambiente dall’attività di impresa.

Più nello specifico, la compatibilità tra Tremonti Ambiente e Conto energia, prevista dall’articolo 36 del decreto fiscale collegato alla Manovra 2020.

Articolo che sosteneva che i soggetti che hanno beneficiato di entrambe le misure avrebbero dovuto rinunciare agli sgravi fiscali e che le società che detengono impianti e che godono del III, IV e V Conto energia, per mantenere il diritto alle tariffe incentivanti, avrebbero dovuto pagare una “somma determinata applicando alla variazione in diminuzione effettuata in dichiarazione relativa alla detassazione per investimenti ambientali l’aliquota d’imposta pro tempore vigente”.

Il decreto fiscale invitava gli imprenditori a restituire la somma percepita entro il 30 giugno 2020, pena la decurtazione o la perdita dell’incentivo del fotovoltaico, indipendentemente dal fatto che avessero usufruito o meno di tale beneficio.

L’emendamento sana appunto questo passaggio prevedendo una proroga al 31 dicembre 2020

“Una grande vittoria per i nostri imprenditori che possono in questo modo avere un attimo di respiro, e non vedersi costretti a chiudere le aziende perché lo stato chiede la restituzione del beneficio fiscale”, commenta Veronica Pitea, presidente di Aceper (Associazione consumatori e produttori energie rinnovabili).

“Non ci fermiamo qui ovviamente: vogliamo chiedere l’abolizione del famoso articolo 36. Ci rivolgiamo direttamente al Governo, chiedendo di rispondere a un altro quesito importante: considerato il ritardo della proroga, chi ha già restituito le suddette somme, come farà a riavere i soldi indietro?”, conclude Pitea.

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