UE: accordo per il riuso delle acque reflue in agricoltura

UE: accordo provvisorio su riuso acque in agricolturaLe istituzioni europee hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulle prescrizioni minime per il riutilizzo dell'acqua in agricoltura.

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Il regolamento stabilisce i requisiti minimi armonizzati a livello europeo per facilitare il riutilizzo sicuro delle acque reflue urbane trattate per l'irrigazione agricola. Le nuove norme concordate incoraggeranno l'adozione di pratiche positive riguardanti l’uso della risorsa idrica, assicurando un approvvigionamento più prevedibile di acqua pulita agli agricoltori dell'UE

"Insieme alle misure su risparmio ed efficienza idrica, l'utilizzo di acque depurate nel settore agricolo può svolgere un ruolo importante per combattere lo stress idrico e la siccità, assicurando contemporaneamente la piena sicurezza dei nostri cittadini", ha dichiarato Virginijus Sinkevičius, commissario responsabile per l'Ambiente, gli oceani e la pesca.

La proposta attua uno degli impegni del piano d'azione per l'economia circolare e completa l'attuale quadro giuridico europeo in materia di acque e prodotti alimentari. Essa contribuisce, inoltre, al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite nell'UE, in particolare l'obiettivo 6 incentrato su acqua e servizi igienico-sanitari, oltre che alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi.

L’approccio concordato avrà effetti sia sul rafforzamento della fiducia dei cittadini nei prodotti agricoli sul mercato interno, sia sul corretto funzionamento del mercato stesso, con la creazione di nuove opportunità commerciali per operatori e fornitori di tecnologia.

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La proposta di riutilizzo dell’acqua

L’irrigazione agricola è di gran lunga l’applicazione più comune del riutilizzo dell’acqua a livello mondiale e rappresenta un uso significativo di risorse idriche in Europa. Qui, infatti, circa un quarto del totale dell’acqua dolce prelevata è utilizzata a scopo irriguo, ma tale proporzione sale al 60% circa del totale dell’acqua dolce estratta nell’Europa meridionale e sudorientale, e fino all’80% in taluni distretti idrografici.

Per raggiungere l’obiettivo è stato creato uno strumento giuridico con un approccio adatto allo scopo, che permetta di fornire un maggiore volume di acque reflue trattate a costi inferiori rispetto alle altre opzioni.

In base alla nuova legislazione, le acque reflue urbane che sono già state sottoposte ad alcuni trattamenti, ai sensi delle norme della specifica direttiva, saranno sottoposte a un ulteriore procedimento per soddisfare i nuovi parametri minimi relativi alla qualità ed essere quindi utilizzabili in agricoltura.

Inoltre, il regolamento stabilisce ulteriori requisiti soglia anche in materia di monitoraggio, insieme a disposizioni in materia di gestione dei rischi per affrontare potenziali criticità a valere sulla salute e sull’ambiente.

A questi argomenti si aggiunge una procedura di autorizzazione e disposizioni in materia di trasparenza, secondo cui le informazioni fondamentali relative a qualsiasi progetto di riutilizzo dell'acqua vengono messe a disposizione del pubblico.

L'accordo, in quanto provvisorio, deve ora essere formalmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'UE. Successivamente, il regolamento sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entrerà in vigore venti giorni dopo.

> Consulta la proposta di riutilizzo dell'acqua e i relativi allegati

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