I fondi europei per la trasformazione digitale

Innovazione - Foto di Pexels da PixabayDa Horizon a Digital Europe, passando per InvestEU e Connecting Europe Facility. Dal 2021 il bilancio UE sosterrà la trasformazione digitale in modo del tutto nuovo rispetto all'attuale programmazione.

Bilancio UE post 2020: accordo entro l'anno o piano di emergenza

Non solo Horizon e Digital Europe, anche i programmi dedicati ad agricoltura e difesa sosterranno la trasformazione digitale in Europa dopo il 2020. E lo faranno in modo del tutto nuovo.

Occhi puntati su ricerca e innovazione con Horizon Europe

Già nella fase finale di Horizon 2020, il programma UE dedicato alla ricerca e all’innovazione, la Commissione ha deciso di massimizzare l’effetto dei finanziamenti europei concentrando le risorse su un numero limitato di temi considerati cruciali. 

Vale a dire: lotta ai cambiamenti climatici, economia circolare, sicurezza, migrazione e digitalizzazione. 

Il work programme 2018-2020 per il settore ICT prevede vari bandi articolati in topic, raggruppati per ambiti di intervento:

  • Information and Communication Technologies: l’obiettivo è assicurare il giusto sostegno all’industria europea nel processo di trasformazione digitale;
  • Digitising and transforming European industry and services: digital innovation hubs and platforms. L’obiettivo è duplice: da un parte, sviluppare Digital Innovation Hub che consentano alle imprese di accedere facilmente alle ultime innovazioni digitali, migliorando la produzione e la competitività delle aziende; dall'altra, migliorare la costruzione e l’interoperabilità di piattaforme digitali esistenti, integrando varie tecnologie;
  • Cybersecurity: i topic costituiscono un ulteriore contributo della Commissione Ue al partenariato pubblico-privato (PPP) sulla sicurezza informatica, avviato nel 2016 per intensificare gli sforzi contro le minacce informatiche.

Dal 2021 il programma dedicato alla ricerca e all’innovazione, Horizon Europe, contribuirà a rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’UE, promuovendo la competitività.

Come nella programmazione precedente, abbiamo una struttura in 3 pilastri:

  • Scienza aperta, che comprende il Consiglio europeo della ricerca (CER), le azioni Marie Skłodowska-Curie e le infrastrutture di ricerca;
  • Sfide globali e competitività industriale, che comprende cinque poli tematici (Sanità, Società inclusiva e sicura, Digitale e industria, Clima, energia e mobilità, Prodotti alimentari e risorse naturali) e le azioni dirette non nucleari del Centro comune di ricerca (JRC);
  • Innovazione aperta, che comprende il Consiglio europeo per l’innovazione (EIC), gli ecosistemi europei dell’innovazione e l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT).

Grazie ad un approccio basato sulle ‘mission’, la trasformazione e l’innovazione digitale saranno temi trasversali a diversi settori, dall’industria all’eHealth. 

Un’importante novità per il sostegno ai progetti innovativi si trova all’interno del terzo pilastro, e in particolare nel Consiglio europeo per l’innovazione (European Innovation Council - EIC), che avrà il compito di rafforzare gli investimenti dell’UE in innovazioni pionieristiche e nuove tecnologie da immettere sul mercato.

Al suo interno si inquadrano due strumenti: EIC Pathfinder, per sostenere lo sviluppo di nuove idee basate sulle tecnologie del futuro, ed EIC Accelerator, per l’ingresso delle nuove tecnologie sul mercato.

Al centro di Pathfinder ci saranno gli schemi di finanziamento europei FET Open and FET Proactive, dedicati rispettivamente alla ricerca scientifica e tecnologica in fase iniziale e alla ricerca in ambiti emergenti.

L'ingresso delle nuove tecnologie sul mercato verrà agevolato dal secondo strumento, Accelerator, con cui Bruxelles intende investire in quelle aziende e startup europee in grado di generare le innovazioni più radicali e dirompenti. 

Bilancio UE post 2020 - Consiglio, ok agli obiettivi di Horizon Europe

Il ruolo chiave delle infrastrutture digitali: Connecting Europe Facility

Una spinta allo sviluppo digitale nel prossimo Bilancio europeo continuerà ad arrivare dal Connecting Europe Facility, il programma che anche dal 2021 sarà dedicato ai settori trasporti, energia e telecomunicazioni. 

Disporre di infrastrutture di elevata efficienza è essenziale affinché la trasformazione digitale non resti un concetto solo sulla carta. 

Il CEF Telecom, in particolare, si concentrerà sulle infrastrutture digitali, e l’accento sarà posto su:

  • reti a banda larga ad altissima capacità, che costituiscono l’infrastruttura fisica necessaria per consentire la fornitura di servizi digitali e, più in generale, la trasformazione digitale della società e dell’economia;
  • sostegno ai progetti chiave in linea con la strategia per una società dei Gigabit ed essenziali per il successo del mercato unico digitale, che forniscono connettività Gigabit per gli attori sociali fondamentali quali gli ospedali, i centri medici, le scuole e i centri di ricerca, o che implementano le reti 5G sulle principali vie di trasporto;
  • messa a disposizione delle comunità locali, quali i Comuni, di una connettività senza fili di altissima qualità, apportando un contributo importante alla connessione delle comunità e di tutte le famiglie dell’UE a reti di altissima capacità.

Le tecnologie digitali saranno sfruttate anche nell’ambito degli altri due settori del programma, trasporti ed energia, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di reti energetiche intelligenti e di favorire il passaggio ad una mobilità connessa, sostenibile, inclusiva e sicura.

CEF post 2020: fondi UE per energia, trasporti e digitale

InvestEU: gli strumenti finanziari puntano sul digitale

In sinergia con Horizon Europe e CEF si pone il nuovo fondo InvestEU, che riunisce gli strumenti finanziari attualmente esistenti, ha una finestra dedicata ai temi della ricerca, dell’innovazione e della digitalizzazione

Il fondo promuove interventi in piena sinergia con le politiche e i programmi dell’Unione, garantendo la complementarità con gli investimenti nel quadro dei fondi strutturali e di investimento europei. 

Quattro i settori d’intervento previsti da InvestEU: infrastrutture sostenibili; ricerca, innovazione e digitalizzazione; sostegno alle PMI; investimenti sociali e accrescimento delle competenze. 

Come per gli altri programmi, anche nel caso di questo nuovo strumento, il digitale è una priorità trasversale ai diversi settori coinvolti. Gli investimenti che si intende attivare attraverso InvestEU riguardano quindi le infrastrutture per la connettività digitale, i progetti di ricerca e innovazione, la commercializzazione dei risultati della ricerca, ma anche la digitalizzazione dell’industria e l’intelligenza artificiale.

Il futuro degli strumenti finanziari con il fondo InvestEU

Il ruolo della Politica di Coesione

Anche dopo il 2020, la Coesione rimane la più forte politica di investimento in Europa. Rispetto agli 11 obiettivi tematici per il periodo 2014-2020, la nuova politica di coesione individua 5 priorità di investimento nei settori in cui l'UE può dare il massimo: Smarter Europe; Greener, carbon free Europe; More Connected Europe; More Social Europe; Europe closer to citizens. 

L’importanza del digitale si evince già dai nomi che Bruxelles ha assegnato a due di questi obiettivi. Il primo - Smarter Europe - intende dare vita a un'Europa più intelligente, riunendo i temi dell'innovazione, della digitalizzazione, della trasformazione economica e del sostegno alle PMI. Il terzo - More Connected Europe - vuole realizzare un'Europa più connessa, investendo nelle reti strategiche digitali e nei trasporti.

Gli obiettivi a lungo termine dell’Unione in materia di sostenibilità, competitività e crescita inclusiva richiedono infatti notevoli investimenti in nuovi modelli di sviluppo, che non possono prescindere dalla digitalizzazione dei sistemi di produzione e di comunicazione, dal rafforzamento e dalla diffusione delle competenze digitali.

Politica Coesione post 2020: Italia, 5 tavoli per confronto tra partner

Un fondo per l’innovazione nella difesa

Battezzato nel 2017 con l'obiettivo di avviare la sperimentazione di strumenti di finanziamento da rendere poi stabili nel quadro della programmazione post 2020, il Fondo europeo per la difesa si articola in due sezioni: una per la concessione di sovvenzioni destinate alla ricerca collaborativa in tecnologie e prodotti per la difesa innovativi; l'altra per favorire la cooperazione tra gli Stati membri nello sviluppo congiunto e nell'acquisizione di tecnologie e materiali di difesa.

Una sperimentazione che verrà replicata dal 2021 con focus sui progetti di ricerca competitivi e l’integrazione degli investimenti degli Stati membri mediante il cofinanziamento dei costi connessi allo sviluppo di prototipi e alle conseguenti attività di certificazione e collaudo.

Una quota del Fondo sarà destinata all'innovazione dirompente, quindi a tecnologie e materiali innovativi che consentano all'UE di rafforzare la propria leadership tecnologica a lungo termine.

Bilancio UE post 2020 – PE approva accordo su Fondo europeo per la difesa

L’agricoltura non resta indietro: l’innovazione nella PAC

Per rendere il settore agricolo intelligente, resiliente e sostenibile, a futura Politica agricola comune intende incoraggiare maggiori investimenti nella ricerca e nell’innovazione, consentendo agli agricoltori e alle comunità rurali di beneficiarne. 

Una fetta delle risorse stanziate nell’ambito del programma Horizon Europe saranno espressamente dedicata alla ricerca e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della bioeconomia.

Bruxelles intende incoraggiare gli Stati membri a utilizzare i big data e le nuove tecnologie per i controlli e il monitoraggio (ad esempio, per verificare il rispetto dei requisiti di rotazione delle colture o le dimensioni delle aziende agricole ai fini dei pagamenti diretti).

Allo stesso tempo, la PAC promuove la digitalizzazione della vita rurale, nelle aziende e nelle comunità in senso ampio, e prevede lo sviluppo di una piattaforma di gestione del rischio a livello dell’UE per aiutare gli agricoltori a gestire le proprie attività in modo più efficace.

Infine, ciascun Paese, nel piano strategico della PAC, dovrà includere una sezione su come stimolare e finanziare lo scambio di conoscenze e l’innovazione.

Digital Europe

Tra le grandi novità all'interno del bilancio europeo 2021-2027 c'è anche un programma dedicato interamente al digitale, articolato su cinque obiettivi specifici:

  • Calcolo ad alte prestazioni;
  • Intelligenza artificiale;
  • Cybersicurezza e fiducia;
  • Competenze digitali avanzate;
  • Implementazione, impiego ottimale della capacità digitale e interoperabilità.

Digital Europe - finanziamenti per la trasformazione digitale

Foto di Pexels da Pixabay 

Questo sito web utilizza i cookie! Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web.