Mercato appalti UE: linee guida sulla partecipazione di paesi terzi

Linee guida commissione UE su appalti: Photocredit cocoparisienne da Pixabay La Commissione UE ha pubblicato delle Linee guida per aiutare le PA europee nella corretta gestione degli appalti pubblici aperti ad operatori provenienti da paesi terzi. L’obiettivo è tutelare il mercato europeo degli appalti e le imprese dell'Unione da possibili forme di concorrenza sleale.

Investimenti esteri - come funziona il primo quadro di screening UE

Le Linee guida sugli appalti pubblici europei vogliono essere uno strumento utile ed operativo a vantaggio degli acquirenti pubblici europei per districarsi nel complesso mondo degli appalti internazionali e contrastare, in maniera efficace ed univoca su tutto il territorio dell’UE, forme lesive della qualità delle opere o della leale concorrenza tra imprese.

Consapevole che quello europeo è il più grande mercato al mondo degli appalti pubblici, con un giro di affari annuo che si attesta sui 2 miliardi di euro - pari a circa il 14% del PIL UE - con queste Linee guida la Commissione ha dotato le PA di una bussola per strutturare gli appalti in modo da scegliere l'opzione più innovativa, sociale o verde.

Partenariato Pubblico Privato - il bilancio delle attivita' del DIPE

Cosa prevedono le Linee guida

In particolare, il documento della Commissione elenca gli strumenti messi a disposizione dall’UE in materia di appalti pubblici, con un focus specifico sulle misure che possono essere adottate per:

  • Tutelarsi da offerte a prezzi anormalmente bassi;
  • Garantire che gli offerenti di paesi terzi forniscono la stessa tutela delle imprese europee in materia di sicurezza, lavoro e norme ambientali.

I principali punti presenti nelle Linee guida sono:

  • L’accesso degli offerenti stranieri al mercato europeo degli appalti. Anche se le norme europee non fanno distinzione tra imprese UE e imprese di paesi terzi, le nuove Linee guida specificano però che il mercato europeo degli appalti è aperto soltanto a offerenti provenienti da paesi terzi che hanno firmato accordi di libero scambio con l’Unione. Per le altre imprese, l’accesso agli appalti europei non è garantito. Resta confermata la facoltà per gli Stati membri di limitare l’accesso ai propri mercati in settori come la difesa e la sicurezza.
  • Il rifiuto di offerte a prezzi anormalmente bassi. Su questo punto le Linee guida rimarcano la facoltà delle pubbliche amministrazioni di respingere offerte caratterizzate da prezzi bassi in modo anomalo, elencando anche una serie di domande concrete che le PA possono porre all’offerente per chiarire il motivo del prezzo eccessivamente basso.
  • Appalti basati sulla qualità. Per la Commissione risulta sempre più strategico indirizzare la domanda pubblica verso l’innovazione, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale. Per questo le Linee guida incoraggiano le PA a non aggiudicare le gare solo in base al prezzo più basso. A tal fine le Linee guida contengono una serie di esempi concreti su come definire la procedura d’appalto per tutelare l'ambiente, il lavoro e favorire l'innovazione.
  • Assistenza pratica della Commissione. Soprattutto in caso di iniziative strategiche, le pubbliche amministrazioni possono richiedere un sostegno alla Commissione sia per la definizione delle procedure di gara sia in fase di gestione della procedura, come ad esempio in caso di un’offerta anormalmente bassa. Si tratta di un'opportunità che era già presente ma che la Commissione ha ritenuto opportuno ribadire anche all’interno delle Linee guida per garantire un’efficace gestione degli appalti pubblici, soprattutto in caso di partecipazione alla gara di offerenti provenienti da paesi terzi.

Gli orientamenti della Commissione per gestire gli appalti in progetti UE

Il pacchetto UE per la tutela della concorrenza e la qualità degli appalti

Le nuove Linee guida rientrano in un più ampio set di misure messe a punto dall’Unione europea per garantire una concorrenza leale, una qualità elevata degli appalti e pari condizioni di gioco tra le imprese che intendono partecipare alle gare. 

Si tratta del primo prodotto concreto dei 10 punti elencati nella Comunicazione sulle relazioni tra UE e Cina, approvata dal Consiglio europeo di marzo 2019, per definire una nuova prospettiva strategica nelle relazioni tra UE e Cina che garantisca un quadro di relazioni economiche più equilibrate tra i due partner, inclusa l’area del mercato degli appalti. 

Cina: UE al lavoro per migliorare relazioni economiche e sicurezza

Su questo specifico punto la Comunicazione prevedeva la pubblicazione delle Linee guida per garantire che, nell’aggiudcare una gara, si tenesse in conto non solo il prezzo, ma anche standard elevati in materia di lavoro e ambiente. 

Dopo la pubblicazione delle Linee guida, i prossimi step per garantire una sempre più ampia tutela delle imprese europee nel mercato degli appalti - sia quelli europei sia quelli di paesi terzi - saranno:

  • entro la fine del 2019 la revisione, da parte della Commissione e degli Stati membri, sull'applicazione del quadro attuale per individuare eventuali lacune;
  • l'adozione entro la fine del 2019, da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, di uno strumento per gli appalti internazionali.

Più in generale le linee guida si basano sulla comunicazione "Appalti pubblici efficaci in Europa e per l'Europa" che ha istituito un ampio partenariato con gli Stati membri per migliorare l'efficacia degli appalti pubblici, rafforzare il mercato unico e creare condizioni di parità.

Summit UE-Cina: tutti i punti dell’accordo

Photocredit: cocoparisienne da Pixabay 

Questo sito web utilizza i cookie! Acconsenti ai nostri cookie, se continui ad utilizzare questo sito web.