Proprieta’ intellettuale - come contrastare la contraffazione nello sport

Proprietà intellettuale sportEtichette anticontraffazione, protezione del know how e monitoraggio delle piattaforme online sono i principali strumenti utilizzati dalla società sportive italiane per contrastare il fenomeno della contraffazione. Ecco alcuni esempi presentati a Roma in occasione del seminario ‘Reach for gold: Ip and Sports’.

Fondi UE - contributi alle PMI per tutela proprieta' intellettuale

L’evento, promosso dall’Accademia UIBM presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si inserisce nell’ambito della Settimana nazionale anticontraffazione, che fino al 23 giugno prevede un programma di convegni e iniziative innovative per rendere i cittadini e le imprese veri protagonisti e alleati nella lotta al falso.

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Contraffazione e sport, strategie a confronto

Il seminario riprende il tema al centro della Giornata mondiale della proprietà intellettuale, organizzata il 26 aprile di ogni anno dalla World Intellectual Property Organization (WIPO), ossia il rapporto tra sport e contraffazione.

Nel 2018 oltre 6,5 milioni di prodotti sportivi contraffatti sono stati sequestrati in Italia dalla guardia di finanza, ha sottolineato Paolo Borrelli, capo ufficio Tutela Uscite e Mercati del Comando generale della Guardia di Finanza. La contraffazione è un fenomeno multidimensionale, che richiede una risposta strutturale e trasversale.

Le attività di prevenzione e contrasto, infatti, devono interessare tutto il territorio ma anche le piattaforme digitali, dove la compravendita di prodotti contraffatti è in continuo aumento.

L’Italia, dopo Stati Uniti e Francia, è il terzo paese ad essere maggiormente colpito dalla contraffazione, ha commentato Dario Galli, vice ministro dello Sviluppo Economico, ricordando come questo fenomeno comporti significative perdite economiche sia in termini di fatturato che di posti di lavoro.

Tra i principali problemi che caratterizzano il fenomeno della contraffazione in ambito sportivo c’è l’ambush marketing, ha proseguito Fabio Tucci, a capo del Legal Juventus Football Club. Si tratta dell’associazione non autorizzata di un brand ad evento mediatico, che l’Italia ha provato a contrastare con una normativa temporanea, la legge 167-2005 “Misure per la tutela del simbolo olimpico in relazione allo svolgimento dei Giochi invernali Torino 2006”.

Per tutelare i propri marchi la Juventus, ad esempio, ha elaborato una strategia multilivello che riguarda la tutela commerciale/contrattuale sul prodotto, online e fisica.

Diadora Spa, che invece conta un portafoglio marchi di 579 registrazioni a livello mondiale e un portafoglio di 20 brevetti, ha puntato sulle etichette anticontraffazione, sulla sorveglianza doganale e online, sull’informazione e sulle azioni di prevenzione.

Solo per contrastare il fenomeno della contraffazione online ogni mese abbattiamo più di 2mila siti web che vendono prodotti falsi, ha dichiarato Federico Rizzo, direttore Affari Legali di Diadora Spa. La situazione è più complessa sul fronte dell’export, in particolare in Cina, dove è praticamente impossibile beneficiare dello status di marchio notorio.

La contraffazione online denota nuove modalità di organizzarsi della criminalità, ha commentato Lucia Bressan, membro del Board dei revisori contabili di Assosport. Prima c’era un controllo tradizionale del territorio che interessava le dogane e i container, mentre ora è più difficile intercettare il prodotto contraffatto, soprattutto nel caso dei piccoli acquisti online.

Per questo motivo è necessario muoversi su più fronti, prevedendo anche sistemi di monitoraggio della rete con strumenti di machine learning che individuano i prodotti contraffatti, oltre ad una maggiore collaborazione con le piattaforme digitali.

Secondo Anna Maria Nastri, responsabile business e marketing della Società Sportiva Lazio, occorre poi intensificare la cooperazione tra società sportive e istituzioni per investire nei punti vendita ufficiali, abbassare i prezzi dei prodotti e sviluppare linee di vendita distinte per gli store ufficiali e i banchi davanti agli stadi.

Si tratta di iniziative importanti per sostenere la tutela del Made in Italy nel campo dello sport, soprattutto in vista di eventi importanti, come il Campionato europeo di calcio 2020 (UEFA Euro 2020) che vedrà lo stadio Olimpico di Roma ospitare la partita inaugurale.

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