Decreto Giavazzi taglia incentivi, risparmi per 10 miliardi

Francesco GiavazziMolto noti gli scambi a colpi di editoriali sul Corriere tra il presidente del consiglio Mario Monti e Francesco Giavazzi in materia di governo dell'economia. Ciò non toglie la reciproca considerazione tra i due professori, che ha portato ad incaricare l'economista di rivedere la situazione degli incentivi nel nostro paese. L'analisi era stata consegnata al governo qualche tempo fa, ma non era trapelato molto. Ora le anticipazioni alla stampa indicano una bozza di decreto in preparazione in cui sarebbero 40 le agevolazioni alle imprese oggetto di cancellazione, con un risparmio previsto di 10 miliardi.

Tra i primi ad essere tagliati ci dovrebbero essere gli aiuti alle imprese artigiane e quelli per le imprese in difficoltà. Scontata la salvezza delle agevolazioni cofinanziate dai fondi Ue, che avrebbe significato la restituzione all'Unione Europea degli importi stanziati con la programmazione finanziaria 2007-2013. Salve - pare - anche quelle legate ad istruzione, ricerca, sanità.

Tutti i finanziamenti a favore delle imprese dovrebbero confluire in un Fondo unico per l'incentivazione presso il ministero dello Sviluppo e un Comitato tecnico vaglierà "necessità e idoneità" degli incentivi.

Giavazzi è un convinto sostenitore dei tagli alla spesa per ridurre le tasse e favorire la ripresa della crescita economica. Un supporto è arrivato subito dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi che, a margine dell'assemblea degli industriali di Cremona ha dichiarato: ''Ben vengano i risparmi se poi ci vengono restituiti sotto forma di minore imposizione fiscale''.

La riduzione delle tasse - specie per chi le paga - è in effetti ormai un obiettivo prioritario. Se per conseguirlo a farne le spese saranno le agevolazioni alle imprese forse non sarà un gran danno, vista la gestione inefficiente che ne è stata fatta negli ultimi anni.

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