PNRR, il punto sulla riforma degli ITS Academy

Foto di ThisIsEngineering da PexelsIl Ministero dell'Istruzione e del Merito ha pubblicato il decreto attuativo che regolamenta la fase transitoria della riforma del sistema di formazione terziaria (ITS). Ecco a che punto è la riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) come condizionalità per l’investimento da 1,5 miliardi di euro. 

Cosa è previsto nel Recovery Plan per gli ITS

La riforma degli Istituti Tecnici Superiori - adottata con la legge 99-2022, in vigore dal 27 luglio 2022 - rappresenta uno dei punti qualificanti del PNRR per l’Istruzione, un’azione strategica per rendere la formazione terziaria professionalizzante più attrattiva per i giovani e per arricchire l’offerta anche in risposta alle esigenze del mondo del lavoro. 

Il provvedimento ha come obiettivo quello di colmare un gap del nostro Paese, rispetto ai partner europei come Germania e Francia, rafforzando parallelamente la capacità di innovazione promossa dal Piano nazionale Industria 4.0. Di seguito una panoramica completa sulla definizione di ITS, sui punti salienti della riforma e sulle risorse a disposizione degli Istituti. 

La riforma ITS e gli ITS Academy

ITS Academy, dal riparto dei fondi alle istruzioni operative

Il primo passo verso l'operatività della riforma si è compiuto il 26 agosto 2022 con la firma da parte dell'ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi del decreto di riparto di 48,3 milioni di euro riservati agli ITS per l’anno formativo 2022/2023. 

Successivamente, il confronto avvenuto in data 17 novembre 2022 fra il Ministero e la Conferenza delle Regioni ha portato all'accordo sullo sblocco di parte delle risorse a disposizione per gli ITS Academy, concretizzatosi però solo il 29 novembre 2022 con l'adozione dal parte dell'attuale ministro Giuseppe Valditara del decreto di riparto di 500 milioni di euro destinati al potenziamento dei laboratori degli Istituti Tecnici Superiori. 

Nel dettaglio, sono stati destinati 450 milioni agli Istituti esistenti, dei quali il 60% agli ITS del Centro-Nord e il 40% agli ITS del Sud, ripartiti per il 60% in base al criterio del numero di iscritti e per il restante 40% in quota fissa. I rimanenti 50 milioni sono accantonati per le nuove Fondazioni che a partire dal 2022 abbiano dato il via ad almeno un percorso formativo. Le eventuali risorse non utilizzate saranno redistribuite fra tutte le Fondazioni ITS Academy.

Si è aggiunto poi un tassello, in data 29 marzo 2023, con la pubblicazione da parte del dicastero delle istruzioni operative per la messa a terra degli interventi di potenziamento dei laboratori degli ITS Academy, con le risorse previste dal PNRR. Il vademecum era accompagnato da una 'Guida alla presentazione dei progetti sulla piattaforma' e dalle 'Indicazioni per la generazione del CUP'. 

PNRR, i primi tre decreti attuativi della riforma ITS 

In data 11 maggio 2023, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la Conferenza Stato-Regioni e Province Autonome hanno raggiunto l’intesa sui primi tre decreti attuativi della legge 99-2022 sul sistema terziario dell’Istruzione tecnica superiore. 

Più in dettaglio, con il primo decreto si definiscono composizione e funzionamento della commissione per la valutazione delle prove di verifica finale del percorso ITS. Una novità rispetto a quanto attualmente previsto è che la valutazione dell’allievo non è esclusivamente basata sulla prova finale: una parte del punteggio viene attribuita in base alla valutazione dell’intero percorso di studi biennale o triennale. Il decreto contiene anche norme dedicate ad allievi con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento. Le regole contenute nel decreto si applicano solo agli iscritti al primo anno dei percorsi ITS a partire dall’anno formativo 2023/24.

Il secondo decreto disciplina il funzionamento del comitato nazionale ITS Academy, che rappresenta l’organo di consulenza del Ministero per lo sviluppo del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore. Nel provvedimento vengono individuate le amministrazioni che compongono il comitato e si prevede anche l'apertura a soggetti esterni.

Il terzo decreto fissa gli standard minimi dello Statuto delle Fondazioni ITS Academy. Tra le novità, l’innalzamento del patrimonio minimo che le Fondazioni devono avere, da 50mila a 100mila euro, elevabile ulteriormente in caso di ITS operanti su più aree tecnologiche. Con questo decreto viene inoltre valorizzato il ruolo della scuola e del dirigente scolastico: quest’ultimo, infatti, diventa componente di diritto del comitato tecnico scientifico. 

ITS Academy: quarto decreto ministeriale su riconoscimento e accreditamento

Il 26 luglio 2023 è stata acquisita un'intesa in Conferenza Stato, Regioni e Province autonome in merito al quarto decreto ministeriale relativo alla riforma degli Istituti tecnologici superiori. Nello specifico, il provvedimento riguarda i requisiti e gli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento di ITS Academy, compresi i presupposti e le modalità per la sospensione e la revoca dell’accreditamento.

Le Regioni, nell'ambito dei rispettivi sistemi di accreditamento e programmazione, recepiscono i requisiti e gli standard minimi, stabilendo eventuali criteri aggiuntivi e definendo le procedure per il riconoscimento e l'accreditamento. Gli standard minimi generali per l'accreditamento riguardano i seguenti requisiti: solidità finanziaria ed organizzativa; onorabilità e affidabilità del soggetto giuridico; risorse infrastrutturali, logistiche e strumentali; risorse umane e professionali. 

Quinto decreto attuativo su aree tecnologiche e figure professionali degli ITS Academy

A circa due mesi dall'adozione, è stato pubblicato il decreto ministeriale n. 230 del 20 ottobre 2023 con le disposizioni concernenti le aree tecnologiche, le figure professionali nazionali di riferimento degli ITS Academy e gli standard minimi delle competenze tecnologiche e tecnico-professionali.

Dalle attuali 6 aree tecnologiche considerate strategiche per lo sviluppo economico e la competitività del Paese, risalenti al Dpcm del 2008, si passerà a 10, in modo da collegare il mondo dell'istruzione alle attuali evoluzioni dell’industria. Nel dettaglio le 10 nuove aree sono relative a: Energia, Mobilità sostenibile e logistica, Chimica e nuove tecnologie della vita, Sistema Agroalimentare, Sistema Casa e ambiente costruito, Meccatronica, Sistema Moda, Servizi alle imprese e agli enti senza fini di lucro, Tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo, Tecnologia dell’informazione, della comunicazione e dei dati. 

Ciascun ITS Academy si caratterizza per il riferimento a una specifica area tecnologica, a condizione che, nella medesima provincia, non siano già presenti Istituti operanti nella stessa area. Inoltre, gli ITS Academy possono fare riferimento anche a più di una delle aree tecnologiche, a condizione che nelle medesime aree non operino altri ITS situati nella stessa regione.

Un’altra novità del decreto, riguarda l'incremento del numero di figure nazionali di riferimento che passano dalle attuali 29 a 58, per intercettare i nuovi bisogni di competenza emergenti dalle richieste dal tessuto produttivo per le professionalità tecnico-professionali. Il decreto prevede un apposito allegato proprio per definire questi profili professionali, correlati a ciascuna delle aree tecnologiche e ai relativi ambiti. 

Possono accedere ai nuovi percorsi ITS Academy gli studenti in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado o di quello quadriennale Iefp unitamente al certificato di specializzazione tecnica superiore conseguito all’esito dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore della durata di almeno 800 ore. 

Il decreto apre inoltre alla possibilità di far partire percorsi formativi ibridi, i quali si caratterizzano per l’inserimento di alcune 'Unità Formative' atte a declinare e curvare le competenze dell’area tecnologica professionalizzante, il cui peso nel curricolo rientra in un intervallo compreso tra il 10 e il 25 per cento del monte orario complessivo del biennio formativo.

Al superamento delle prove di verifica finale delle competenze acquisite nei percorsi formativi ITS Academy potranno essere rilasciati il diploma di specializzazione per le tecnologie applicate, corrispondente al V livello EQF (European Qualification Framework), e il diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate, corrispondente al VI livello EQF. 

Con la pubblicazione del decreto ministeriale n. 230-2023, ai sensi di quanto previsto dalla riforma degli Istituti Tecnici Superiori e fatto salvo il completamento dei percorsi formativi già avviati, le nuove disposizioni si applicano a partire dall’anno formativo 2024-2025

Sesto, settimo e ottavo decreto attuativo in attuazione della legge n. 99-2022

Alla fine del 2023, sono stati pubblicati tre decreti ministeriali adottati in attuazione della legge n. 99-2022. Nel dettaglio:

Nono e decimo decreto attuativo per il riconoscimento dei crediti formativi

In data 9 gennaio 2024, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato il decreto interministeriale n. 247 del 19 dicembre 2023 che definisce:

  • i criteri e gli standard di organizzazione per la condivisione, tra le fondazioni ITS Academy, le istituzioni universitarie e di alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM) interessate e gli enti di ricerca, delle risorse logistiche, umane strumentali e finanziarie;
  • i criteri e le modalità per i passaggi tra i percorsi formativi degli ITS Academy e i percorsi di laurea a orientamento professionalizzante, e viceversa;
  • i criteri generali per il riconoscimento della validità dei crediti formativi certificati esito dei percorsi di quinto e sesto livello del Quadro europeo per le qualificazioni (EQF) ai fini del tirocinio per l'accesso all'esame di Stato per le professioni di agrotecnico, geometra, perito agrario e perito industriale, nonché ai fini del tirocinio da valutare in sede di esame finale per il conseguimento delle lauree abilitanti;
  • le modalità per rendere trasparente e sostenere, attraverso l’adozione di tabelle nazionali di corrispondenza, il riconoscimento dei crediti certificati acquisiti dai diplomati ITS Academy a conclusione dei percorsi formativi di differente livello, ai fini dell'eventuale prosecuzione degli studi in corsi di laurea e accademici nelle Istituzioni AFAM.

Parallelamente, lo stesso dicastero ha pubblicato anche il decreto n. 246-2023 contenente la tabella di corrispondenza dei titoli di 5° e 6° livello EQF rilasciati a conclusione dei percorsi formativi degli ITS Academy alle classi di concorso per accesso ai concorsi per insegnante tecnico pratico. 

Riforma ITS, nuovo decreto attuativo per la fase transitoria 

Lo scorso 26 gennaio, il MIM ha pubblicato il decreto ministeriale n. 259 del 30 dicembre 2023 che definisce le regole relative alla fase transitoria della riforma del sistema di formazione terziaria. Il provvedimento, nello specifico, mira a regolamentare e facilitare il passaggio graduale verso i nuovi standard formativi in questa specifica "fase" che ha una durata di tre anni dalla data di entrata in vigore della legge n. 99-2022 (27 luglio 2022). 

Nonostante sia stato aggiunto questo nuovo tassello al sistema degli ITS Academy, per rendere pienamente operativa la legge n. 99-2022 e rilanciare gli Istituti tecnologici superiori coerentemente con quanto previsto dal PNRR c'è ancora della strada da fare. Al momento, infatti, mancano ancora all'appello 8 decreti attuativi sui 19 complessivi necessari.

Cosa sono e come cambieranno gli ITS? 

Nati nel 2010 come strategia di sintesi delle politiche d'istruzione, formazione e lavoro con quelle industriali, gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono scuole di alta tecnologia, strettamente legate al sistema produttivo, per la preparazione di quadri intermedi specializzati necessari alle aziende per sfruttare il potenziale delle soluzioni di Impresa 4.0.

Nonostante il modello ITS sia vincente e registri dei dati positivi, nel complesso questo tipo di formazione post diploma sembra essere ancora poco attraente per i giovani. Per questo e per superare il mismatch fra domanda ed offerta di lavoro, il Recovery Plan gli riserva un finanziamento di 1,5 miliardi di euro dal 2022 al 2026.

In particolare, la prima componente della Missione 4 relativa al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), vede come obiettivo finale dell'investimento il conseguimento di un aumento degli attuali iscritti a percorsi ITS - 18.750 frequentanti e 5.250 diplomati all’anno - almeno del 100%.

È per raggiungere questa meta che nasce il provvedimento di riforma degli Istituti Tecnici Superiori. L’idea alla base del documento è quella di costituire un canale di formazione biennale post diploma, parallelo a quello universitario, che dovrebbe lavorare in sinergia con le imprese per sopperire alla mancanza di tecnici specializzati. 

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I punti salienti della riforma degli ITS

Con la legge 99-2022, gli ITS acquisiscono il nome di Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) ed entrano a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore.

Ai nuovi ITS è affidato il compito di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. Queste istituzioni avranno, inoltre, il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. 

Chi può iscriversi  

Possono iscriversi a questi percorsi di formazione giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale, unitamente a un certificato di specializzazione dei corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore.  

Come cambia l'offerta formativa

L’offerta didattica sarà finalizzata alla formazione di elevate competenze nei settori strategici per lo sviluppo del Paese, coerentemente con l’offerta lavorativa dei rispettivi territori.

Ogni ITS Academy farà riferimento a una delle specifiche aree tecnologiche definite con decreto del ministro dell'Istruzione, di concerto con il ministro dello Sviluppo Economico, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, il ministro dell'Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni.

L'aggiornamento delle aree tecnologiche viene condotto in base alle indicazioni strategiche dei finanziamenti nazionali ed europei che prevedono la destinazione di apposite quote alla formazione professionalizzante e alla creazione di competenze per le aree legate alla sostenibilità ambientale e alla digitalizzazione. Particolare attenzione è stata data quindi a quelle riguardanti: 

  • la transizione ecologica, compresi i trasporti, la mobilità e la logistica;
  • la transizione digitale;
  • le nuove tecnologie per il made in Italy, compreso l'alto artigianato artistico;
  • le nuove tecnologie della vita;
  • i servizi alle imprese e al no profit;
  • le tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo;
  • le tecnologie dell'informazione, della comunicazione e dei dati;
  • l'edilizia.

Gli ITS Academy potranno fare riferimento anche a più di un'area tecnologica tra quelle individuate con il decreto interministeriale, d'intesa con le regioni, a condizione che nelle stesse aree non operino altri Istituti situati nella medesima regione.

L’attività formativa sarà svolta per almeno il 60% del monte orario complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro. Gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% del monte orario, potranno essere svolti anche all’estero e saranno adeguatamente sostenuti da borse di studio.

percorsi formativi degli ITS Academy saranno strutturati in due livelli, a seconda del quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework - EQF):

  • percorsi di quinto livello EQF, con durata di 4 semestri e almeno 1.800/2.000 ore di formazione, corrispondenti al quinto livello del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente;
  • percorsi di sesto livello EQF, con durata di 6 semestri e almeno 3.000 ore di formazione, corrispondenti al sesto livello del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente.

A conclusione dei percorsi, si consegue, previa verifica e valutazione finale, rispettivamente il diploma di tecnico superiore di primo e di secondo livello. Queste certificazioni costituiranno il titolo per la partecipazione ai concorsi pubblici.

Una nuova governance  

Per dare vita a un nuovo ITS in una provincia sono necessari:

  • almeno una scuola secondaria di secondo grado della stessa provincia con un’offerta formativa attinente;
  • una struttura formativa accreditata dalla Regione, situata anche in una provincia diversa da quella sede della fondazione;
  • una o più imprese legate all’uso delle tecnologie di cui si occuperà l’ITS Academy;
  • un ateneo o un’istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un Ente di ricerca. 

Inoltre, le istituzioni AFAM vengono equiparate alle università e non sarà più obbligatoria la presenza degli Enti locali. 

A proposito di nuovi Istituti, tra i principali interventi che modificano la vecchia disciplina relativa agli ITS c'è anche l'introduzione di un sistema di accreditamento iniziale e periodico degli ITS Academy, quale condizione per l'accesso al finanziamento pubblico e per l'abilitazione al rilascio dei diplomi.

L'accreditamento - per ottenere il quale sono indicati gli standard e i requisiti minimi da rispettare con un decreto ad hoc del Ministero dell'Istruzione - avrà una durata quinquennale. Se, per tre anni consecutivi una fondazione riceve, nell'ambito del sistema di monitoraggio e valutazione, un giudizio negativo riferito ad almeno il 50% dei corsi valutati in ciascuno degli anni del triennio precedente, l'accreditamento sarà revocato.

L'orientamento

La riforma definisce anche misure per fare conoscere queste realtà formative ai giovani e alle famiglie e per promuovere scambi di buone pratiche tra ITS Academy.

Sono previste campagne informative, attività di orientamento a partire dalla scuola secondaria di primo grado, anche con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere nelle iscrizioni a questi percorsi. Vengono, inoltre, costituite "reti di coordinamento di settore e territoriali", per condividere laboratori e favorire gemellaggi tra fondazioni di Regioni diverse. 

Il testo della legge 99 -2022 nella Gazzetta Ufficiale n. 173 del del 26 luglio 2022 

Fondo per l'istruzione e la formazione tecnica superiore

A proposito delle modalità di finanziamento del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, è stato istituito nello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione il Fondo per l’istruzione tecnologica superiore con una dotazione di 48.355.436 euro annui a decorrere dal 2022.

I finanziamenti provenienti dal Fondo vengono assegnati alle Regioni, che li ripartiscono tra i singoli istituti. Una quota del 5% è destinata alla realizzazione delle misure nazionali di sistema, tra le quali il monitoraggio e la valutazione. 

Gli ITS utilizzano le risorse per potenziare la propria offerta di competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per consolidare il proprio contributo di sistema allo sviluppo economico e produttivo e per offrire agli studenti una preparazione in linea con le richieste del mondo del lavoro e utile in particolare nei campi della transizione ecologica e digitale. Viene data ampia visibilità, su tutto il territorio nazionale, all’altissimo indice di occupabilità dei diplomati ITS, attraverso attività di orientamento e un maggiore coinvolgimento delle imprese e dei territori. 

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